Ombudsman
Parola svedese (letteralmente: mandatario) che identifica un ufficio di nomina pubblica preposto a ricevere le doglianze dei cittadini su comportamenti della pubblica amministrazione ritenuti illegittimi o ingiusti. Dal diritto pubblico la figura è stata trasposta nelle attività private, in particolare banche e assicurazioni, i cui clienti si trovano normalmente in posizione di subalternità rispetto all'istituzione,
al pari di quanto avviene nella pubblica amministrazione.
Nel settore bancario l'ombudsman, detto anche Giurì bancario, è un giudice privato istituito nel 1993 su iniziativa dei maggiori gruppi bancari italiani per decidere le controversie tra banche (ivi comprese società finanziarie, Sim (società di intermediazione mobiliare), Sgr (società di gestione del risparmio), fiduciarie, società di leasing e di factoring) e clienti (consumatori, ma dal 2006 anche commercianti, artigiani, professionisti e imprese) di valore non superiore a 50mila euro.
La procedura è una sorta di appello, dovendo il cliente rivolgersi preventivamente all'ufficio reclami della banca; è gratuita, definita in tempi rapidi (60 o 90 giorni) e il giudizio è vincolante per la banca, ma non impedisce al cliente il ricorso alla giustizia ordinaria.
Il successo dell'ombudsman dipenderà sia dalla ritrovata fiducia della clientela verso il sistema bancario nel suo complesso, sia dalla capacità dell'organo (composto da cinque esperti di riconosciuta competenza e indipendenza scelti da soggetti diversi) di garantire la terzietà che si richiede a ogni giudice pubblico o privato.