Programmi di clemenza

I programmi di clemenza, noti come leniency programmes, nascono nell'esperienza statunitense e costituiscono un efficace mezzo di destabilizzazione delle intese segrete (cartelli) tra imprenditori.
Il legislatore italiano, sulla scia di una consolidata prassi comunitaria nonché successivamente a comunicazione emesse dalla Commissione europea, ha previsto un sistema premiale in favore di quell'impresa che, partecipante a un cartello, intenda denunziare, prima delle altre e anteriormente all'intervento sanzionatorio dell'organo di vigilanza, l'esistenza di pratiche lesive e contrarie a un mercato in libera concorrenza.
In sostanza, attraverso questo istituto, di cui ad oggi esiste un solo precedente nel nostro ordinamento antitrust, si intende minare i rapporti di fiducia tra le imprese partecipanti all'intesa, rimettendo al soggetto denunciante una valutazione economica sui vantaggi derivanti dalla permanenza nell'intesa stessa rispetto ai propri interessi di breve e lungo periodo al di fuori del cartello.
L'impresa denunciante, al fine di accedere al procedimento, deve, successivamente alla proposizione della domanda di clemenza, cessare la propria partecipazione al cartello e collaborare attivamente e continuativamente con l'Autorità garante della concorrenza e del mercato durante tutta la relativa fase di accertamento.
L'effetto derivante dal ricorso a tale procedura consiste, essenzialmente, nell'esenzione, ovvero in una riduzione, nei propri confronti, di un'eventuale sanzione amministrativa laddove il Garante fosse venuto a conoscenza del cartello.